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Controllare le infezioni da Mycobacterium chimaera, la circolare del Ministero della Salute

 
 

In Europa si contano 120 casi, di questi, 15 sono stati notificati in Italia. E per tenere sotto controllo la situazione, il Ministero della salute ha aggiornato le raccomandazioni presenti sul proprio sito e ha diffuso una circolare con le indicazioni per prevenire le infezioni da Mycobacterium chimaera.  
Il micobatterio si trova in natura – in terreni umidi e in corsi d’acqua – e in normali condizioni di salute non è pericoloso per la salute dell’uomo, ma può provocare infezioni anche gravi in persone sottoposte a interventi chirurgici a “cuore aperto”. Il periodo di incubazione successivo all'esposizione M. chimaera è di circa 17 mesi e i sintomi sono generalmente aspecifici: affaticamento, febbre e perdita di peso. Il trattamento antibiotico efficace è disponibile, ciononostante il tasso di mortalità supera il 50%. Tra i 15 casi registrati in Italia, infatti, si contano 7 decessi.

I casi di infezione invasiva da M. chimaera in Europa sono associati all’utilizzo di dispositivi di raffreddamento/riscaldamento (Heater-Cooler Units, HCU) necessari a regolare la temperatura del sangue in circolazione extra-corporea durante gli interventi cardiochirurgici. Si ritiene che la contaminazione dei pazienti sia avvenuta durante questo tipo di intervento chirurgico tramite l’aerosol contenente M. chimaera che proveniva dall’acqua dei serbatoi dei dispositivi HCU. 
In Italia di recente sono stati segnalati al Ministero della Salute 17 dispositivi contaminati in 6 regioni. Sul sito del Ministero sono disponibili 11 avvisi di sicurezza prodotti dai fabbricanti di HCU, tra questi anche il più recente con le istruzioni aggiornate per monitorare e regolare la concentrazione di idrogeno perossido nel circuito idrico degli HCU, al fine di limitare la crescita microbica.

 

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