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Nuovo coronavirus, ANIPIO consiglia e risponde

 
Distribuzione dei casi confermati in laboratorio nel mondo al 10 febbraio 2020 - ECDC
Distribuzione dei casi confermati in laboratorio nel mondo al 10 febbraio 2020 - ECDC
 

La Commissione Nazionale per la Salute della Repubblica Popolare cinese aggiorna febbrilmente il mondo sulla diffusione del coronavirus 2019-nCoV.
AGGIORNAMENTI al 10 FEBBRAIO 2020 (CET 8.00) - Sale a 910 il numero dei decessi e a 40553 quello dei casi confermati in laboratorio in Cina. In Europa sale a 37 il numero di casi accertati (contro i 27 di tre giorni fa): 14 in Germania, 11 in Francia, 4 nel Regno Unito, 3 in Italia, 2 in Spagna, 1 in Finlandia, 1 in Svezia, 1 in Belgio.
ANIPIO mette a disposizione i propri esperti per rispondere a quesiti sull’infezione da coronavirus 2019-nCoV e condivide con gli operatori indicazioni da applicare nella loro pratica quotidiana.. ANIPIO mette a disposizione i propri esperti per rispondere a quesiti sull’infezione da coronavirus 2019-nCoV e condivide con gli operatori indicazioni da applicare nella loro pratica quotidiana. Per quel che concerne gli operatori sanitari, ossia coloro che agiscono alla frontiera in caso di epidemie e pandemie, il dato più recente disponibile riferisce di 17 professionisti infettati in cina e 2 recentissimi casi in Inghilterra. Ecco perché ANIPIO ha scelto di condividere con gli operatori alcune indicazioni da applicare nella loro pratica quotidiana. Non solo, ANIPIO mette a disposizione i propri esperti per rispondere a quesiti sull’infezione da coronavirus di infermieri o altri operatori, organizzazioni sanitarie e cittadini – il nostro contatto per info: dott. Gaetano Ciliento [gciliento@anipio.it].
Intanto il Ministero della Salute ha potenziato il numero verde 1500 per fornire informazioni ai cittadini sul nuovo coronavirus (in italiano, inglese e cinese).

Il coronavirus 2019-nCoV è un nuovo ceppo di coronavirus, mai identificato precedentemente nell'uomo. La trasmissione da uomo a uomo è ormai stata confermata, tuttavia non sono ancora disponibili informazioni certe in merito alle modalità di trasmissione del virus. Anche la fonte dell’infezione – fa sapere ECDC – è sconosciuta pertanto potrebbe essere ancora attiva. E' quindi necessario mettere in atto misure di controllo e prevenzione rigorose e tempestive. Ecco allora le indicazioni di ANIPIO.

 
 

Per gli operatori sanitari

 
  1. Indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI) in base alla tipologia assistenziale, nello specifico: indossare il facciale filtrante protettivo 2 (FFP2) quando
  2. assistiamo un paziente con sospetto COVID-19; in caso invece di procedure invasive indossare FFP3
  3. Si rafforza il messaggio di eseguire l’igiene delle mani e applicare la corretta vestizione e rimozione dei DPI
  4. Mantenere ben sanificate le superfici di lavoro
  5. Far ridossare ai pazienti con segni e sintomi respiratori una mascherina chirurgica (se le condizioni del paziente lo consentono)
  6. Informare il paziente con segni e sintomi affinché osservi i comportamenti di etichetta respiratoria (es.tossire e starnutire nel gomito e
  7. Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone), mantenere inoltre una distanza da 1 (standard minimo) a 2 metri
  8. Mantenersi ben informati a partire esclusivamente da fonti ufficiali - si vedano i seguenti link.

Presidenza del Consiglio dei Ministri

  • Dpcm 3 marzo 2020 - Misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del coronavirus

Ministero della salute

Istituto superiore di sanità

Protezione Civile

Organizzazione Mondiale della Sanità - OMS (in inglese)

European Center for Disease Prevention and Control - ECDC (in inglese)

Centers for Disease Control and Prevention – CDC (in inglese), 2 check list utili per gli ISRI:

  • Check list per la preparazione di un ospedale 
  • Check list per la preparazione degli operatori sanitari per il trasporto e l’ arrivo dei pazienti potenzialmente infetti con coronarovirus (2019 nCoV)

National Association of County and City Health Officials – NACCHO (in inglese):

Letteratura

Di seguito alcuni articoli scientifici full text in lingua inglese e il link al sito di eurosurveillance sul tema:

 
 

Per tutti

 

Il coronavirus 2019-nCoV appartiene alla vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi quali la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Quindi applicare una corretta etichetta respiratoria è fondamentale, a questa va associata – sempre – l’igiene delle mani e il controllo dell’ansia da contagio. Questo in sintesi.
Volendo entrare nel merito ricordiamo che quando si parla di corretta etichetta respiratoria ci si riferisce a specifici comportamenti da mettere in atto per tenere sotto controllo il rischio di trasmissione di microrganismi (virus etc.), da persona a persona. La malattia si trasmette quando la persona infetta tossisce o starnutisce e le goccioline (droplets) vengono depositate su un’altra persona o nell’ambiente. 

 
Cosa fare
 

1.     Mantenere, quando possibile, la distanza di sicurezza tra persone: almeno un metro
2.     Proteggere la bocca e il naso durante starnuti o colpi di tosse utilizzando fazzoletti di carta o, in mancanza d’altro, usando la manica del proprio abito
3.     Smaltire il fazzoletto di carta in un portarifiuti immediatamente dopo l’utilizzo
4.     Effettuare l’igiene delle mani con acqua e sapone oppure con soluzione alcolica per mani
5.     Tenere sotto controllo l’ansia da contagio grazie all’adesione ai corretti comportamenti: sono pochi ma estremamente efficaci

 

Due consigli importanti

1.     La mascherina usa e getta deve aderire
perfettamente al naso e al volto e deve coprire completamente naso e bocca
2.     L’igiene delle mani va praticato con cura,
igienizzando tutte le parti delle mani, fino al polso

E ricordate che una mascherina indossata
in modo non corretto e/o una igiene delle mani eseguita frettolosamente
equivale a scarsa o inadeguata protezione
.

 
 
Dove

Questi comportamenti vanno applicati in qualsiasi contesto! In casa, in negozio, in autobus o su qualsiasi altro mezzo di trasporto, al cinema, in pronto soccorso, in ospedale, in sala d’attesa, in ambulatorio…

 
Al rientro da un viaggio

Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova a Wuhan, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico.
Qualora una persona rientri da un viaggio a Wuhan e sviluppi sintomi respiratori nei 14 giorni successivi al rientro, dovrebbe rivolgersi immediatamente al proprio medico e informarlo del viaggio.