Nell’Unione europea il 10% circa dei lavoratori è impiegato nel settore della sanità e della previdenza; di questi, molti prestano servizio in ospedale. Questa categoria può essere esposta a una gamma di rischi estremamente ampia. I rischi più significativi del settore, sono rappresentati da:
- agenti biologici,
- disturbi muscolo-scheletrici,
- disturbi psico-sociali,
- sostanze chimiche.
Qui verrà trattato solo il rischio biologico.
Il personale sanitario è esposto al rischio di contrarre un’infezione, attribuibile a numerosi agenti patogeni di disparata varietà. In genere, tale rischio è imprevisto o non è immediatamente evidente, il che rende la valutazione dei rischi particolarmente difficile.
Un nuovo approccio alla valutazione dei rischi è indispensabile per prevenire le infezioni tra il personale in servizio in settori a rischio elevato.
La valutazione dei rischi potenziali deve tener conto dei seguenti fattori:
Per realizzare una valutazione seria dei rischi è più sensato dal punto di vista strategico riunire gli agenti patogeni in gruppi anzichè considerare individualmente ogni agente patogeno. La classificazione in base alle modalità di trasmissione rappresenta una soluzione appropriata, poiché le misure protettive sono direttamente collegate alla via di trasmissione.
In ambito sanitario sono considerate tre diverse modalità di trasmissione:
Anche la via di trasmissione fecale-orale presenta un rischio, ma l’infezione può essere impedita con le stesse misure di prevenzione adottate per le infezioni da contatto.
ECDC. HIV and laws and policies in Europe. Monitoring implementation of the Dublin Declaration on partnership to fight HIV/AIDS in Europe and Central Asia. 2017
CDC. Updated Guidelines for Antiretroviral Postexposure Prophylaxis After Sexual, Injection Drug Use, or Other Nonoccupational Exposure to HIV— United States, 2016
Studio Italiano Rischio Occupazionale daHIV (SIROH). Sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV e da altripatogeni a trasmissione ematica nelle strutture sanitarie. Protocollo distudio. Aggiornamento ottobre 2013
van der Heijden I et al . Psychosocialgroup interventions to improve psychological well-being in adults living withHIV (Review). Cochrane Database of Systematic Reviews 2017, Issue 3. Art. No.:CD010806
DulonM et al. Causes of needlestick injuries in three healthcare settings: analysisof accident notifications registered six months after the implementation of EUDirective 2010/32/EU in Germany. J Hosp Infect. 2017Mar;95(3):306-311
Mitha M et al. Risk of healthcare associated infections in HIV positive patients. J Infect Prev. 2014 Nov1;15(6):214-220
ECDC Evidence Brief. HIV and laws andpolicies in Europe Monitoring implementation of the Dublin Declaration onpartnership to fight HIV/AIDS in Europe and Central Asia. Maggio 2017
Regione Emilia-Romagna. Linee di indirizzo e criteri d’uso dei dispositivi medici con meccanismo di sicurezza per la prevenzione di ferite da taglio o da punta. 2015
Ministero della salute. Prevenzione della tubercolosi negli operatori sanitari e soggetti ad essi equiparati.2013
Ministero della salute. Sorveglianza sanitaria - Accertamenti pre-assuntivi e periodici sieropositività HIV. Condizioni esclusione divieto effettuazione. Circolare 2013
Commissione Europea. Rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro nel settore sanitario. Guida alla prevenzione e le buone prassi. 2010
Consiglio dell'Unione Europea. DIRETTIVA 2010/32/UE del 10 maggio 2010 che attua l’accordo quadro, concluso da HOSPEEM e FSESP, in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario
DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, inmateria di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. (GU Serie Generale n.101 del 30-04-2008 - Suppl. Ordinario n. 108)