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COVID-19, i numeri dalla Protezione Civile

 
Crediti: NIAID-RML (National Institute of Allergy and Infectious Diseases - Rocky Mountains Laboratories), National Institutes of Health, Stati Uniti
 

AGGIORNAMENTI, 1 marzo 2020 CET 18.00 – Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. 
Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 1577 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia, 1694 persone hanno contratto il virus.
Nel dettaglio: i casi accertati di Coronavirus in Lombardia sono 984, in Emilia-Romagna 285, in Veneto 263, in Liguria 25, in Campania 17, in Piemonte 49, in Toscana 13, nelle Marche 25, nel Lazio 6, in Sicilia 9, in Puglia 3, in Abruzzo 5, in Calabria 1 e 1 nella Provincia autonoma di Bolzano.
I pazienti ricoverati con sintomi sono 639, 140 sono in terapia intensiva, mentre 798 si trovano in isolamento domiciliare. Sono guarite 83 persone. I deceduti sono 34, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

 
 
6 raccomandazioni ANIPIO per gli operatori sanitari
 

Si raccomanda a tutti gli operatori sanitari un comportamento consapevole in termini di adesione alle precauzioni standard e specifiche per la prevenzione delle malattie trasmissibili tramite le goccioline di flugge, airborne e da contatto.
Si raccomanda comunque di seguire le indicazioni trasmesse dalle istituzioni e dalla propria Azienda sanitaria.
Non si dimentichi di:

  1. Indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI) in base alla tipologia assistenziale, nello specifico: indossare il facciale filtrante protettivo 2 (FFP2) quando assistiamo un paziente con sospetto COVID-19; in caso invece di procedure invasive indossare FFP3
  2. Si rafforza il messaggio di eseguire l’igiene delle mani e applicare la corretta vestizione e rimozione dei DPI
  3. Mantenersi ben informati a partire esclusivamente da fonti ufficiali (risorse ANIPIO sul tema)
  4. Mantenere ben sanificate le superfici di lavoro
  5. Far ridossare ai pazienti con segni e sintomi respiratori una mascherina chirurgica (se le condizioni del paziente lo consentono)
  6. Informare il paziente con segni e sintomi affinché osservi i comportamenti di etichetta respiratoria (es.tossire e starnutire nel gomito e lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone), mantenere inoltre una distanza da 1 (standard minimo) a 2 metri
 
ANIPIO e infodemia
 

Dopo due settimane di silenzio il Consiglio direttivo ANIPIO restituisce i dati pubblicati ieri dalla Protezione Civile. La scelta del silenzio informativo da parte di ANIPIO sull'evento Covid-19 è stata dettata dall’overdose informativa, un’infodemia che rende a volte difficile mantenere la lucidità e rischia di inficiare i nostri comportamenti. A tutti i Soci e ai professionisti della salute ANIPIO raccomanda di riferirsi alle fonti istituzionali e di seguire rigorosamente le indicazioni della struttura sanitaria presso cui si lavora.
Un ringraziamento speciale a tutti gli Infermieri Specialisti del Rischio Infettivo e a tutti gli operatori sanitari per il loro sforzo professionale.

 
 
Nota sull'immagine

Questa immagine al microscopio elettronico mostra il virus SARS-CoV-2 (blu) che emerge dalla superficie delle cellule coltivate in laboratorio. SARS-CoV-2 è il virus responsabile della COVID-19. Il virus mostrato è stato isolato da un paziente negli Stati Uniti. Lo scatto è stato realizzato nei Rocky Mountains Laboratories (RML), i laboratori del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) degli Istituti Nazionali di Sanità (NIH) degli Stati Uniti.

 
 
Vedi anche
 

Risorse ANIPIO epidemia SARS-CoV-2 in "Nuovo coronavirus, ANIPIO consiglia e risponde": all’interno numerosi rimandi a siti e documentazione rilevante di enti e istituzioni qualificate, in costante aggiornamento