Sono 18 gli infermieri iscritti al primo Master in “Management
del rischio infettivo correlato all'assistenza sanitaria” istituito
per l’anno accademico 2019-2020 dall’Università degli Studi della Campania "Luigi
Vanvitelli". Ora più che mai servono figure esperte per tutelare la salute della
collettività, gli ISRI, ossia gli infermieri specialisti nel rischio infettivo.
Il Consiglio direttivo ANIPIO augura buon lavoro ai 18 futuri ISRI campani.
Il master, di durata annuale, è partito il 10 gennaio ed è
organizzato dal Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università della
Campania in collaborazione con la Società Scientifica Nazionale Infermieri
Specialistici nel Rischio Infettivo (ANIPIO) e l’Ordine delle Professioni
Infermieristiche di Napoli (OPI).
Si tratta di un corso di formazione avanzata che consente di
acquisire competenze professionali specifiche cliniche, gestionali,
organizzative, relazionali, da agire in autonomia e in collaborazione con gli
altri professionisti dei vari contesti sanitari e socio-sanitari, sia pubblici
sia privati. È ormai chiaro a tutti che questa figura, specializzata nella
gestione del rischio infettivo, rappresenta una risorsa importante per i
cittadini, per gli operatori e per le organizzazioni socio-sanitarie.
Informazioni dettagliate sul Master in “Management del rischio infettivo correlato all'assistenza sanitaria” istituito nelle 4 diverse sedi: Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, Università degli Studi di Parma, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”