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Infezioni correlate all'assistenza

 
 

Le ICA, ovvero le infezioni correlate all'assistenza, rappresentano in ambito sanitario un fattore tanto frequente quanto evitabile se si adottano misure di provata efficacia. Nel 2016 ANIPIO e CID (Comitato Infermieri Dirigenti Italia) hanno dato vita a una “partnership win-win” e il presente documento riassume la posizione di ANIPIO e CID in relazione agli interventi organizzavi da considerare per il controllo del rischio infettivo - infezioni correlate all’assistenza (ICA).

 


La necessità di ampliare il concetto di infezioni ospedaliere (IO) a quello di infezioni correlate all'assistenza sanitaria e socio sanitaria (ICA), è scaturita dal cambiamento profondo che l'assistenza sanitaria ha subito negli ultimi anni.
Infatti agli ospedali, luogo in cui si svolgeva la maggior parte degli interventi assistenziali, si sono affiancati a partire dagli anni Novanta luoghi di cura extra-ospedalieri quali le residenze sanitarie assistite per anziani, l'assistenza domiciliare, l'assistenza ambulatoriale.
L'identificazione di una infezione come correlata all'assistenza si basa esclusivamente sul rapporto temporale esistente tra l'infezione e l'episodio di assistenza.
Le ICA hanno un elevato impatto sui costi sanitari, possono avere un diverso grado di gravità e sono considerati indicatori della qualità del servizio offerto alle persone assistite nei diversi setting assistenziali. Interessano sia i pazienti che, seppur raramente, gli operatori coinvolti nelle pratiche assistenziali.

Qui: Approfondimenti Infezioni e assistenza


 

Pandemia silente dentro e fuori gli ospedali

 

ANIPIO ha fatto i conti: dall'ultimo censimento (2021) emerge inequivocabilmente che il nostro Paese ha bisogno di più ISRI (Infermiere Specialista del Rischio Infettivo). Non solo, le competenze specifiche di tale figura devono essere non solo rafforzate, ma anche diffuse sul territorio; quindi presenti nei diversi setting assistenziali perché le ICA non si producono solamente nelle strutture ospedaliere. E qui la  gioca un ruolo chiave.

ANIPIO ha di recente discusso del tema anche con i giornalisti del Sole 24 Ore Salute, di Sanità Informazione, così come di Nurse24 che ha fatto il punto sul documento congiunto ANIPIO-FNOPI dedicato all’argomento e ripreso successivamente da QuotidianoSanità.

Qui: Approfondimenti 
 
 

 

Esiti sensibili alle cure infermieristiche - nursing sensitive outcomes

 

Gli esiti sensibili alle cure Infermieristiche rappresentano la conseguenza o gli effetti degli interventi erogati dagli infermieri (staffing) e si manifestano con cambiamenti nello stato di salute, nel comportamento o nella percezione del paziente e/o con la risoluzione del problema attuale per il quale l’assistenza infermieristica è stata prestata.

Il termine inglese staffing si riferisce alla composizione di un organico (staff) sia in termini quantitativiche qualitativi (quanti infermieri laureati, quanti infermieri diplomati,quanti con master clinico, quanti con esperienza ecc.).
In letteratura si trovano diverse definizioni di Nursing Sensitive Outcomes o Nursing Outcomes, tutte riconducibili al contributo dell’assistenza infermieristica nel percorso di cura del paziente; a scopo esplicativo si riportano le seguenti:

  • cambiamenti misurabili nella condizione delpaziente attribuiti alle cure infermieristiche ricevute (Donabedian 1966)
  • un cambiamento misura lo stato di salute del paziente correlato alle prestazioni infermieristiche (Marek 1989)
  • una condizione clinica, un comportamento o una percezione del paziente/caregivers sensibile agli interventi infermieristici (Gordon 1998). [1]

In quest'ultimo decennio la letteratura sul contributo infermieristico agli esiti dei pazienti è notevolmente aumentata, di recente pubblicazione sono i risultati della studio di AIKEN et al [2]. Nell’ambito del Progetto “Registered Nurse Forecast" (RN4CAST) è stata correlata la mortalità ospedalieraa 30 giorni dall’ammissione alle variabili dello staff infermieristico: carico di lavoro e formazione di base.
Fra i numerosi esiti sensibili alle cure infermieristiche studiati (es. lesioni da pressione,cadute, contenzione, ecc.) ci sono anche le infezioni correlate all’assistenza un esitotra i più studiati unitamente alla mortalità, nonché quelli per i quali sono state dimostrate correlazioni statisticamente significative con la quantità di assistenza infermieristica erogata.

Le polmoniti post chirurgiche, le polmoniti associate a ventilazione meccanica e le infezioni del tratto urinario rappresentano gli esiti fortementesensibili allo staffing infermieristico.

Qui: Approfondimenti Esiti cure infermieristiche

 
 
 
 
Approfondimenti infezioni e assistenza
 

Riferimenti legislativi nazionali e EU

Conclusioni del Consiglio Europeo sulla sicurezza dei pazienti e la qualità dell’assistenza medica, compresi la prevenzione e il controllo delle infezioni associate all’assistenza sanitaria e della resistenza agli antimicrobici

Commissione europea. Seconda relazione della Commissione al Consiglio in merito all'attuazione della raccomandazione 2009/C 151/01 del Consiglio sulla sicurezza dei pazienti, compresi la prevenzione e il controllo delle infezioni associate all'assistenza sanitaria. Giugno 2014

WHO. Salute 2020: Un modello di politica europea a sostegno di un’azione trasversale al governoe alla società a favore della salute e del benessere. 2013

Raccomandazione del Consiglio Europeo (9 giugno 2009) sulla sicurezza dei pazienti, comprese la prevenzione e il controllo delle infezioni associate all'assistenza sanitaria.Il documento del Consiglio Europeo, che si rivolge atutti gli Stati Membri, affronta temi generali relativi alla sicurezza deipazienti e riporta ulteriori raccomandazioni su prevenzione e controllo delle ICA.

Circolare n. 8/1988 del Ministero della Sanità -“Lotta contro le infezioni ospedaliere: la sorveglianza”.La circolare ha definito i metodi di sorveglianza da adottare e un rapporto posti letto/infermiere addette al controllo delle infezioni di 250-400 per ogni figura infermieristica a tempo pieno.

Circolare n. 52/1985 del Ministero della Sanità -“Lotta contro le infezioni ospedaliere”.La circolare raccomandava l‘istituzione di programmi regionali di controllo e l’avvio, in ciascun presidio ospedaliero, di un programma di controllo delle infezioni ospedaliere che prevedesse l’istituzione del Comitato di controllo, la definizione di un gruppo operativo composto da medici e infermieri e l’istituzione della figura dell’infermiere addetto al controllo delle infezioni ospedaliere.

 

Linee guida, documenti di indirizzo

European Centre for Disease Prevention and Control. Surveillance of healthcare-associated infections and prevention indicators in European intensive care units.Stockholm: ECDC; 2017

Ministero della Salute. Piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare (Aedes sp.) con particolare riferimento a virus Chikungunya, Dengue e virus Zika - 2016

Guidelines on Core Components of Infection Prevention and Control Programmes at theNational and Acute Health Care Facility Level- World Health Organization 2016

NICE.Infection prevention and control. NICE quality standard 61. Aprile 2014

Yokoe DS et al.Introduction to “A Compendium of Strategies to Prevent Healthcare-Associated Infections in Acute Care Hospitals: 2014 Updates. Infect Control Hosp Epidemiol. 2014 May;35(5):455-9

Loveday HP et al. Epic3: national evidence-based guidelines for preventing healthcare-associated infections in NHS hospitals in England. J Hosp Infect. 2014 Jan;86 Suppl 1:S1-70

 

Impatto economico e finanziario delle infezioni correlate all'assistenza

European Centre for Disease Prevention and Control. Economic evaluations of interventions to prevent healthcare-associated infections. Stockholm: ECDC; 2017

Badia JM et al. Impact of surgical site infection on healthcare costs and patient outcomes: a systematic review in six European countries. 2017. Journal of Hospital Infection 96; 1e15

Arefian H et al. Economic Evaluation of Interventions for Prevention of Hospital Acquired Infections: A Systematic Review. PLoS ONE 11(1): e0146381.doi:10.1371/journal.pone.0146381

 

Articoli

Rodríguez-Acelas AL et al. Risk factors for health care-associated infection in hospitalized adults: Systematic review and meta-analysis. Am J Infect Control. 2017 Oct 11. pii: S0196-6553(17)30996-3

SekoT et al. Economic evaluation of infection control activities. 2017. Journal of Hospital Infection, Volume 96, Issue 4, Pages 371-376, ISSN 0195-6701

Le Bourhis-Zaimi M. Incidence of postoperative nosocomial endophthalmitis: results of an eight-year prospective surveillance programme in a university hospital in France. J Hosp Infect. 2017 Aug;96(4):399-400

McCarthyM. US hospitals make progress against healthcare associated infections. BMJ 2016;352:i1352 doi: 10.1136/bmj.i1352

ZinggW et al. Hospital organisation, management, and structure for prevention ofhealth-care-associated infection: a systematic review and expert consensus. LancetInfect Dis. 2015 Feb;15(2):212-224.

MaugerB et al.Implementing quality improvement strategies to reduce healthcare-associatedinfections: A systematic review.American Journal of Infection Control 42(2014) S274-S283

ECDC. Point prevalence survey of healthcare-associatedinfections and antimicrobial use in European long-term care facilities. April–May 2013 . 2014

AHRQ.Making Health Care Safer II: An Updated Critical Analysis of the Evidence forPatient Safety Practices.Evidence Report/Technology Assessment Number 211.Marzo 2013

ECDC Point prevalence survey of healthcare-associated infections and antimicrobial use in European acute care hospitals 2011-2012 . Luglio 2013

Calfee DP. Crisis in hospital-acquired,healthcare-associated infections. Annu Rev Med 2012; 63:359-71. 2

 
 
 
 
Approfondimenti - Esiti cure infermieristiche 
 

Articoli

 

Riferimenti legislativi nazionali e EU